Kinesiologia Emozionale: Anna, la sua intolleranza al latte ed il rapporto con la Madre
Io e Anna ci siamo incontrate durante una serata di gruppo in cui conducevo un bagno sonoro con campane tibetane e strumenti ancestrali. Dopo aver presentato e spiegato il mio approccio rivolto alle donne, Anna si è immediatamente incuriosita dalla Kinesiologia Emozionale. La serata è trascorsa rispondendo a tutte le sue domande. Ad ogni risposta ricevuta si convinceva sempre di più a voler fare una sessione.
Circa una settimana dopo il nostro primo incontro mi ha contattato tramite WhatsApp per prendere appuntamento. La sua curiosità era legata a un aspetto specifico: l'intolleranza al latte. Voleva esplorare se dietro a questa condizione organica ci fosse qualcos'altro, qualcosa che magari non aveva ancora considerato.
Pre-Test e TL hanno confermato la presenza di uno squilibrio organico, accompagnato da uno squilibrio energetico ed emozionale. Nel corso del test muscolare, è emerso chiaramente uno squilibrio emozionale, che è diventato la priorità da affrontare durante la sessione. Seguendo il protocollo Kerd e integrandolo con la mia conoscenza, la sessione ha preso il via.
Come sottolineo frequentemente a chi mi contatta per informazioni sullo svolgimento di una sessione, ogni incontro è unico. Pur seguendo un protocollo di base, la ricerca delle ferite e dei pensieri limitati, così come la risoluzione dei conflitti e l'integrazione delle consapevolezze, spesso coinvolgono l'uso di altre tecniche. Non esiste una regola rigida, se non il protocollo che funge da guida. È la persona stessa e ciò che emerge attraverso il test muscolare che mi indica la strada da seguire.
L'obiettivo fondamentale è raggiungere lo scioglimento del conflitto e, di conseguenza, ripristinare la connessione (a livello biologico) tra corpo, mente e spirito, liberando lo stress associato alla tematica trattata.
Torniamo ad Anna... La fase iniziale della sessione è interamente dedicata al concetto di permesso e alla coerenza tra ciò che la persona dichiara di voler risolvere e ciò che il suo subconscio rivela veramente. Durante questa fase, pongo esclusivamente domande di permesso, cercando di accedere al suo "Sistema." Spesso, incontro delle resistenze, delle indisponibilità. Nonostante le intenzioni espresse da Anna a parole, ovvero la volontà di comprendere e risolvere il conflitto emozionale causante uno squilibrio energetico, il test muscolare indicava una mancanza di permesso per procedere (il primo atto di autosabotaggio... quale "permesso" era necessario?)
“Non ho il permesso di vivere” e come un fulmine a ciel sereno, Anna ha iniziato a piangere ed a esprimere consapevolmente cosa significavano per lei queste parole.
Superata questa indisponibilità è iniziata la sessione vera e propria. Oltre a lavorare in tempo presente siamo andate anche in recessione d’età fino ad arrivare a poco prima della sua nascita, quando ancora era nel grembo di sua mamma. Ovviamente ciò che sentiva erano gli stati d’animo della madre che Anna aveva assorbito e fatti suoi.
Sono emerse diverse consapevolezze, ma quelle di cui Anna ha sentito più forti sono “la ferita del rifiuto”, “io causo morte”, “io non merito di essere felice” e tutte le ha collegate alla madre.
Per riassumere le due ore e mezzo di sessione, Anna ha preso consapevolezza di aver vissuto troppo a lungo imprigionata nelle catene della colpa e della paura di deludere sua madre. Una storia che affonda le radici nella giovinezza della madre, che l'ha partorita a soli 16 anni, spingendo Anna a sacrificare i suoi desideri per accontentare quelli della madre. Dietro all’intolleranza per il latte c’era tutto questo… ed era solo l’inizio!
La sessione è finita con qualche tecnica di integrazione (sempre decisa dal test muscolare) fra cui EFT e Ase semplice.
Compiti per casa: Fiori di Bach e Lettera del Perdono alla Madre. I “compiti per casa” sono necessari per completare la sessione ed avere il massimo beneficio dalla sessione di Kinesiologia Emozionale. Ovviamente anche questi vengono scelti attraverso il test muscolare di precisione.
Con questa sessione, Anna ha compiuto il primo passo verso una trasformazione personale che ha contribuito a risanare qualcosa nel suo rapporto con sua madre, portando benefici anche a livello organico.
A distanza di qualche mese, è tornata per un'altra sessione profonda sul perdono nei confronti di sua madre e di sé stessa per averlo permesso.
Anna ha iniziato con un 'problema' a livello fisico; tuttavia, in una sessione di kinesiologia emozionale, si può partire direttamente da una tematica emotiva di cui siamo consapevoli o cercare quella prioritaria del momento attraverso il test muscolare.
Amo la kinesiologia emozionale, la kinesiologia dell'inconscio e anche lo spiritual quantum coaching. Sono tutti strumenti che lavorano profondamente e forniscono risposte chiare e utili per te in quel momento. Queste risposte sono comunicate dal tuo “Sistema” attraverso il test muscolare e, quindi, sono tue e solo tue, senza interferenze.
Se, dopo aver letto questo post, senti che questo strumento può essere utile per la tua consapevolezza, contattami per la prima chiamata gratuita. Possiamo valutare insieme la possibilità di incontrarci per una sessione.
Un abbraccio.
Rachele
Foto copertina di Anita Jankovic